Oggigiorno la domanda turistica è alla ricerca di una nuova concezione del viaggio all’insegna dell’esperienza, dell’accoglienza e della ricerca di unicità dei luoghi visitati. Da questo punto di vista, il segmento turistico religioso riesce decisamente a soddisfare questa tendenza in continuo aumento.
Se l’aggettivo “religioso” può apparentemente rimandare alla fredda proprietà della struttura o all’etichettatura di un tipo di turista particolarmente attaccato alla realtà ecclesiale, esso è in realtà sinonimo di accoglienza, rispetto per il prossimo, gentilezza e comprensione reciproca.
La relazione umana gioca in questo senso un ruolo fondamentale: l’accoglienza religiosa mira allo sviluppo di dialogo e alla creazione di un’atmosfera familiare in cui potersi riconoscere.
IL DIALOGO
In un contesto turistico religioso è necessario che gli ospiti possano far affidamento su dei soggetti referenti presenti in struttura con i quali poter dialogare. La comprensione e l’attenzione degli Enti religiosi si concretizza con la disponibilità e la prontezza dimostrata nel rispondere alle esigenze e alle richieste degli ospiti. L’opportunità di avere un dialogo con un referente apporta quindi un valore aggiunto all’accoglienza religiosa, elevandone l’affidabilità e la funzionalità organizzativa.
L’ATMOSFERA FAMILIARE
L’accoglienza degli Enti religiosi si distingue dalla comune ospitalità alberghiera per l’adesione e il rispetto di un’etica all’insegna della condivisione, della fraternità e della familiarità: la creazione di un’atmosfera familiare è infatti realizzabile laddove i soggetti ospitanti si prendono a cuore i propri ospiti condividendo esperienze e coinvolgendoli in attività ricreative collettive come momenti di preghiera comunitaria, laboratori di gruppo, condivisione dei pasti.
Le strutture religiose, attraverso l’integrazione con il territorio e un profondo rapporto con le comunità locali, sono in grado di produrre valore economico in modo socialmente e ambientalmente sostenibile: l’incontro e la relazione con i soggetti con cui gli Enti religiosi interagiscono si realizza grazie alla capacità di comprendere in profondità i desideri della persona unitamente alla creazione di legami e rapporti tra istituzioni formative in modo creativo e intelligente.
Da queste considerazioni si evince la finalità primaria dell’accoglienza religiosa: attraverso la proposta di esperienze e progetti di varia natura, la comunità ecclesiale si mette a disposizione dell’ospite in un rapporto trasparente e familiare.